Cos’è il tempo? È davvero questa serie infinita di numeri che si rincorrono, di lancette che fanno il giro e pagine di un calendario da strappare? Sappiamo tutti che non è così, eppure ci stiamo dentro. Talmente dentro che il suo scorrere inesorabile ci mette ansia, perchè non siamo mai ‘in tempo’ per quello che c’è da fare: il lavoro, la spesa, un cambiamento, un sogno che ci insegue. È sempre tardi e lui se n’è già andato. Ma dove è andato? Sarà che la matematica non l’ho mai sopportata, o meglio capita e messa in pratica. Sarà che i numeri, con il loro ordine sembrano confinare, più che allargare. Sarà che ordinare, sommare, dividere mi sembra una fotografia troppo scolorita per raccontare come sono andate veramente le cose, ci manca un pezzo. Eccolo qui il mio 2023: si può riassumere così una vita? Dove sono le decine di abbracci, il centinaio di nuove persone conosciute, i tramonti assaporati, migliaia di passi, infiniti battiti di ciglia dallo stupore? Le emozioni non ci stanno ad essere ingabbiate nei numeri, nelle date del calendario. Hanno il loro fluire, il loro momento. Potrebbero voler essere vissute quando il resto del mondo non lo approva, quando il tuo amico ti guarda strano, quando nemmeno tu hai il coraggio di farle esplodere. Ma sono proprio loro che danno un senso al giorno e alla notte. Loro non hanno un tempo, non possono essere confinate negli schemi della nostra società. Questo 2023 me l’ha insegnato: il tempo non esiste, è tutto nella nostra testa. Mi sono concessa di vivere esperienze considerate “fuori tempo massimo”, ho giocato con la mia età anagrafica vivendo tempi da ragazzina, da donna adulta, da bambina. Imparando che il prezzo da pagare è un po’ più alto del normale, ma è una scommessa che si vince sempre. Perchè la fai con te stessa, solo con te. Cos’è il tempo senza emozioni? Un cumulo di stracci che ci mettiamo addosso e che ci impedisce di camminare leggeri nella vita. In questo nuovo anno faccio una promessa tutta nuova : butto via il tempo che ho nella testa e trovo il modo – tutto mio – di essere viva. Che può voler dire ricominciare a fare quel gioco che amavo tanto da bambina o riprendere in mano quella passione che ho chiuso a due mandate. Chi l’ha detto che non posso più farlo? Sono pronta ai giorni e alle notti che si susseguiranno senza reti a confinare cosa è giusto e cosa è sbagliato: riscriverò con un colore nuovo il foglio bianco che ho di fronte. È usanza bruciare qualcosa del passato, che non vogliamo portare più con noi. Non c’è cosa migliore di “lasciare andare”: cose, persone, ricordi. Il mio augurio per questo anno che sta per accoglierci fra le sue braccia è di lasciare andare una sola cosa, la più importante: la convinzione che non ci sia abbastanza tempo per migliorare, per cambiare, per iniziare. PER VIVERE. Auguri di cuore a tutti voi.
G.M.Marteddu 2 gennaio 2024