Una maestra ai suoi alunni
Certi legami vanno al di là di un semplice orario scolastico. Essere insegnante, per quanto mi riguarda, è sì uno dei mestieri più belli del mondo che richiede impegno e sacrifici, ma l’affetto che regalano gli alunni, gli abbracci stretti che vorrebbero essere infiniti o le lacrime mischiate alle vostre raccontano molto di più di un semplice impegno lavorativo. Miei cari, preferisco scrivervi perché a voce farei fatica a trattenere le lacrime e dirvi quello che ho dentro. Ricordo perfettamente quel giorno di settembre di cinque anni fa, quando arrivai in classe. Avevo addosso i vostri occhi che mi scrutavano e dallo sguardo capivo che volevate sapere chi fossi. Mentre cercavo di memorizzare i vostri nomi, abbiamo iniziato a conoscerci, ad entrare in confidenza e sintonia. Oltrepassando, spesso, quell’invisibile muro sottile che divide: voi gli alunni ed io l’insegnante
È triste, lo so, ma necessario. La scuola ormai è giunta al termine, abbiamo condiviso momenti importanti, alcuni seri. Qualcuno potrebbe dire che un insegnante dovrebbe impartire nella classe rigore e disciplina, sapete cosa vi dico? Sono contenta di non essere quel qualcuno. Ormai mi conoscete, è questo il mio modo di fare scuola e non lo cambierei per nulla al mondo. Far stare bene gli alunni è stato da sempre il mio punto di partenza, la vostra serenità per me viene prima di tutto e se le lezioni avvengono con un pizzico di gioco, non c’è nessun problema. Purchè non si perda mai la serietà della disciplina insegnata. Adesso, arrivano le meritate vacanze, avete lavorato tanto. Poi penserete alla nuova avventura che vi aspetta, ma tranquilli perché le medie non sono così terribili! Fate il vostro dovere sempre, studiate non per gli altri, per i vostri genitori o per gli insegnanti, ma per voi stessi. Siate delle menti aperte alla conoscenza. Il desiderio di sapere e conoscere la realtà intorno a voi è importante. Fate di tutto per realizzare i vostri sogni. Non permettete a nessuno di ostacolarvi il cammino e non lasciate che qualcuno decida per voi. Emergere sempre, dovete essere un passo davanti agli altri, ma fatelo nell’onestà e nella correttezza che vi contraddistingue. E quando la vita lo richiederà, solo allora, sarà necessario quel passo indietro perché l’umiltà ripaga sempre.
Tante volte vi ho detto che credo in voi e nelle vostre capacità .Non è una frase fatta. Non è la quantità di tempo che rende speciale un rapporto, ma la qualità basta per far entrare qualcuno nel cuore.
Siete speciali. So che mi mancherete veramente tanto. Per quanto mi riguarda, spero che negli anni ricorderete questa maestra e abbraccio ognuno di voi. Sappiate di poter contare sul mio bene. Perché è grande e sincero! Con affetto infinito la vostra maestra Giovanna.
Giovanna Maria Marteddu