Tante volte mi sono chiesta quali caratteristiche debba avere un insegnante per essere considerato davvero bravo. Esiste un profilo ideale? Quali sono gli aspetti che ne delineano la bravura? .
Sicuramente un buon insegnante è colui che svolge il proprio lavoro con estrema passione. Solo attraverso la passione riesce a trasmettere ai suoi studenti l’interesse verso la materia e a coinvolgere. Ma un bravo insegnante è anche colui che interagisce con i suoi studenti anche su altri fronti e temi di carattere sociale. Essere un insegnante oggi significa avere competenze professionali che vanno oltre gli ambiti didattici tradizionali. Bisogna saper comprendere i problemi dei giovani, avere competenze relazionali, saper comunicare ma anche ascoltare. La competenza disciplinare è una tra le tante richieste, ma non l’unica necessaria.
Saper spiegare bene e con autorevolezza: questa è sicuramente una delle principali caratteristiche. È chiaro che un docente abile nell’insegnare sia un valore aggiunto, ma non basta se non è affiancata dall’autorevolezza. Questo requisito servirà a catturare l’attenzione anche di quella parte di studenti che per un motivo o un altro non sono soliti mantenere l’attenzione con costanza.
Saper gestire la classe: altro elemento essenziale per poter entrare nell’olimpo deidocenti migliori. Oltre alle capacità di insegnamento è importante avere in mano anche la gestione della classe. Catturare l’attenzione, farsi rispettare e saper coinvolgere tutti gli studenti nelle proprie attività che si svolgono durante le lezioni. Una classe che sia tutta dalla parte dell’insegnante, lo mette in una posizione di vantaggio nello svolgere la sua mansione.
Far rispettare le regole: il caos e la confusione non sono elementi che si conciliano con la scuola e le ore di lezione. Evitare che si crei questo ambiente in classe è compito di chi insegna, il quale deve avere autorità e il giusto piglio per affrontare gli studenti, facendo sì che essi rispettino le regole. Farsi rispettare è elemento essenziale per una persona che svolge questo lavoro.
Coinvolgimento e gratificazione: Questo elemento si abbina al precedente. In seguito al coinvolgimento della classe verso il proprio lavoro, si dovrà anche corrispondere la giusta gratificazione perché gli studenti lo fanno con impegno e rispetto. Far notare agli stessi che si stanno impegnando e stanno lavorando bene, non fa altro che aumentare la loro autostima e il rispetto nei confronti del professore stesso.
Motivare gli studenti all’ascolto e allo studio: uno dei compiti più difficili per un docente, ma essenziale per essere considerato tra i migliori. L’abilità dell’insegnante deve essere di un certo livello, per far si che la spiegazione coinvolga a fondo gli studenti e li spinga a impegnarsi og
Creare un clima sereno: questo aspetto può essere visto e analizzato sotto diverse sfaccettature. Una prima interpretazione può essere legata al punto che abbiamo visto in precedenza, ovvero mantenere un ambiente sereno, limitando confusione e caos. Una diversa interpretazione è quella di un clima sereno dal punto di vista della tensione sulla materia e la sua valutazione. Non si dovrebbe creare tensione ingiustificata verso la propria materia, ma fare in modo che i ragazzi non debbano temere né i compiti né le interrogazioni, affinché li svolgano in totale serenità.
Ecco le ultime tre caratteristiche per essere il docente perfetto:
Aiutare nella crescita: l’insegnante deve essere anche un ponte tra la formazione e il futuro inserimento nella società dei suoi alunni, fornisce un aiuto importante in questa fase di crescita, specialmente se avrà la stessa classe per diversi anni.
Sviluppare le loro qualità e i loro talenti: avendo sottomano i ragazzi tutti i giorni, o quasi, dovrà essere abile anche nel riconoscere le loro qualità e talenti posseduti. Coltivando questi loro aspetti, li aiuterà per il futuro e la giusta auto realizzazione.
Saper consigliare e capire: l’insegnante perfetto è quello che riesce ad essere uno di famiglia. In grado di prestare consiglio quando gli studenti avranno un serio problema e capirli sotto tutti i punti di vista. Egli si deve sostituire a pieno titolo alla figura familiare, affinché i ragazzi si sentano sempre a casa in ogni momento della giornata.
In sostanza il docente perfetto ha cinque pregi:
1. Una piena conoscenza della materia che insegna e non solo di quella, è una sorta di “enciclopedia piena di informazioni su qualsiasi argomento l’alunno possa essere interessato”.
2. Una forte empatia e conoscenza dei suoi alunni per istaurare con loro un rapporto basato su rispetto e amore reciproci. Un bravo docente è colui che riesce a conquistare il cuore dei suoi allievi.
3. La capacità di spronare i suoi alunni a essere migliori attraverso la positività. Sentirsi motivati dal proprio docente non fa altro che aumentare l’autostima dell’alunno e rafforzare la sua sicurezza.
4. La capacità di infondere la voglia di studiare e di imparare, di andare oltre i limiti che la nostra testa ci impone. Un docente che rispetta e conosce i suoi alunni, riesce a far superare loro limiti mentali e barriere che altrimenti non supererebbero.
… e la dote più importante:
5. La fiducia nei suoi alunni. Ne parlano in molti di questo ultimo punto ed è questo che ci fa capire quanto per gli alunni sia importante. Stabilire un rapporto di fiducia reciproca è ciò che tutti gli studenti vorrebbero.
L’insegnante di qualità deve quindi essere un ottimo osservatore e avere attitudine alla ricerca. Il formatore di qualità ha l’arduo compito di trasmettere non semplici conoscenze, ma abilità di cooperazione, metacognitive e di problem solving.
Insomma, i formatori di qualità dovrebbero insegnarci “come pensare” e non “cosa pensare”. Dovrebbero aiutarci a sviluppare il pensiero critico
Ad un insegnante perfetto non devono mancare:
Senso dell’umorismo
Si tratta di una qualità importante che consente di coinvolgere gli studenti con il vantaggio di creare un clima più gradevole, allegerire le tensioni e rendere le lezioni più avvincenti.
Lavoro di squadra
Gestire una classe vuol dire anche fare un lavoro di squadra con l’intento di perseguire un obiettivo comune, quello dell’apprendimento.
Passione
Abbiamo sempre detto che la passione è alla base di qualsiasi lavoro ben svolto.
Una persona che è in grado di motivare gli studenti ad imparare, ma anche di insegnare loro come imparare è un grande valore aggiunto. Trasmettere il proprio sapere trasmettendo un valido metodo di studio, costituisce un’eredità preziosa anche per gli studi successivi.
Sensibilità
l’insegnante ideale è un direttore d’orchestra che conosce i suoi musicisti. Sa che ognuno di loro ha una propria personalità da valorizzare e potenziare giorno dopo giorno.
Equilibrio
Troppo severo o troppo permissivo? L’insegnante ideale deve saper trovare l’equilibrio tra autorevolezza e flessibilità. La sua figura, per quanto sensibile, non può essere scambiata per quella di un amico a tutto tondo.
Ascolto e reattività
Al di là del programma di studio, un buon rapporto con l’insegnante passa attraverso lo sviluppo e la cura della comunicazione.Professionalità
L’atteggiamento professionale spesso fa la differenza. Raramente i docenti che vogliono solo fare gli amici riescono a guadagnare il rispetto richiesto dal loro ruolo. SE MOTIVIAMO ALL’ASCOLTOE ALLO STUDIO SIAMO IL MASSIMO.