RICORDI

E’ questo il periodo più triste dell’anno. Ritornano alla mente i ricordi delle persone care che presto ci hanno lasciato.

I cimiteri sono spesso luoghi in cui si svolgono rituali e tradizioni culturali legati al culto dei defunti. Ogni cultura ha le sue pratiche e credenze riguardo al modo di onorare i morti.

Quando ero bambina, era un’uscita che la maestra organizzava ogni anno. Ed era un giro affascinante in un paese di pietra vestito di fiori. Ci soffermavamo ad osservare le tombe monumentali e, nel leggere le iscrizioni, immaginavamo le possibili storie di persone mai conosciute. Quando poi ci si spostava nella zona più moderna, era un guardarsi intorno per riconoscere le tombe dei nonni da salutare. Non ci riuscivamo mai, così ci accontentavamo di salutare i nonni di qualcun altro.

Lo spirito vuole essere lo stesso… una passeggiata che ci avvicini al passato e a tutti coloro che non ci sono più, con il sorriso di chi sa che vivranno per sempre dentro di noi.

Da ragazzina, ogni anno, per questa ricorrenza si rientrava al paese natio per commemorare tutti insieme i nostri cari. Devo dire che il cimitero era un tripudio di colori: i crisantemi recisi nei giardini delle case venivano sistemati in vasi di fortuna e ogni tomba era stracolma di fiori. Ricordo che con le mie amiche si faceva il giro delle tombe e si andava dietro al prete che doveva benedire le sepolture di chi offriva l’obolo. M i colpiva l’andare e venire delle signore che con secchi, palette e stracci vari percorrevano chilometri per sistemare le tombe. Noi ragazzine eravamo insensibili al dolore dei presenti che piangevano i familiari scomparsi.

Ora da adulti si capisce la sofferenza . Si capisce quanto le persone a cui abbiamo voluto bene manchino. La mancanza è una sensazione di solitudine, di cuore infranto, di stagioni che hanno perso il senso di esistere. Comunque i ricordi spesso sono anche piacevoli. Le zie che preparavano i dolci. In particolare, zia Diddina, sorella di babbo ci faceva trovare diversi tipi di papassini. Per babbo preparava quelli all’antica, per noi con la glassa.

Il tempo passa inesorabile , non possiamo fermarlo e non possiamo nemmeno dimenticare.

I cimiteri offrono uno spazio per la riflessione e la meditazione. La loro atmosfera tranquilla e serena li rende luoghi ideali per fare una pausa dalla frenesia della vita quotidiana e per contemplare la fragilità della vita stessa.

Giovanna Marteddu 27/10/23

Share the Post:

Related Posts

La Storia della Pedagogia

La pedagogia è una scienza prescrittiva, è il discorso teoretico sull’educazione in sintesi è la scienza dell’educazione.Non esiste un modello unico di pedagogia ma

Read More