AUTONOMIA
La mappa concettuale è uno dei principali strumenti compensativi a cui fa riferimento lo studente con Bisogni Educativi Speciali, come DSA o ADHD. Ma come creare una mappa concettuale?
Ecco 7 consigli da applicare per realizzare mappe concettuali da dieci e lode… pronti? Iniziamo!
Quindi è importante osservare l’inclinazione dello studente, assecondarlo e al tempo stesso guidarlo, suggerendo scelte volte a fare ordine nei pensieri del discente, ma senza imporre la propria visione.
- Se nelle fasi iniziali del tutoraggio è altamente probabile che lo studente necessiti un supporto costante nella stesura della mappa, in seguito il tutor dovrà favorire l’autonomia.
Come? Gradualmente, per esempio, dopo aver impostato la mappa, si può procedere lasciando dei campi vuoti che lo studente può completare in base all’ordine gerarchico delle informazioni ricavate, finché non sarà in grado di stabilire da solo i contenuti da inserire all’interno della mappa concettuale.
Tuttavia, il più delle volte non è così per i ragazzi con un DSA, che sperimentano la doppia fatica di leggere un testo per costruire la mappa e successivamente dover ricostruire e comprendere la propria grafia.
In questo, la tecnologia ci viene in soccorso: prediligiamo strumenti tecnologici, applicazioni e software su tablet e PC per costruire delle mappe concettuali chiare, che possono essere stampate o fruite direttamente dal supporto
“Sì, ma cosa scrivo?”. Questa è una delle domande che ci sentiamo fare più spesso come tutor.
È comprensibile perché spesso nei libri si leggono molte parole, anche tecniche, e strutture che non si conoscono, e spiegarle richiede tempo e pazienza. Per questo è facile cedere alla tentazione di copiare intere espressioni e termini complessi, nell’idea di dare una dose di booster al processo.
Consigliamo invece di semplificare il lessico, prediligendo sinonimi e optando per perifrasi e definizioni laddove è necessario. È un lavoro che può richiedere del tempo inizialmente, ma è importantissimo stimolare e arricchire le competenze lessicali del ragazzo, perché gli permette di orientarsi in autonomia nel discorso, quando dovrà ripetere la mappa. Per far sì che i concetti si fissino nella mente con accuratezza non basta saper riassumere, ma è anche essenziale curare l’aspetto grafico e visivo della mappa. Innanzitutto, occhio alla sintassi: prediligere la paratassi, con proposizioni coordinate e brevi e concise, ed evitare di spezzare sono accorgimenti che permettono allo studente di mantenere “il filo del discorso”. Il font deve essere leggibile per stile e colore e le parole più importanti possono essere evidenziate in grassetto!
Non ti resta altro che iniziare!